Il tuo cuore, la mia stella.

Riccardo Galbiati

L’Associazione

Riccardo Galbiati, 15 anni, mentre stava sciando insieme al padre Marco, è stato colto da un malore e il suo cuore si è fermato. Era il 30 dicembre 2016. Immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale, è stato per tre giorni in coma. Poiché il suo cervello non rispondeva agli stimoli, è stato necessario “staccarlo” dalla macchina che lo teneva in vita.

Il 2 gennaio 2017 Ricky ha donato gli organi (i reni, il fegato e le cornee) permettendo così ad alcune persone di tornare a vivere (o di vivere meglio) grazie a questo gesto di grande generosità.

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Il tuo cuore la mia stella

30 dicembre 2016: una giornata di sci come tante altre sulle piste dell’Aprica e una gara tra un padre e il suo amatissimo figlio che si sfidano sulla neve come mille altre volte. Quel giorno, però, qualcosa va storto. Marco Galbiati attende suo figlio alla fine della pista, ma Riccardo non arriva. Interminabili minuti e il presagio di una tragedia che porterà via Ricky a soli quindici anni per ragioni che neppure i medici saranno in grado di spiegare. Riccardo donerà reni, fegato e cornee, un gesto di generosità che renderà la vita possibile o migliore per altre persone. Papà Marco, come è logico, sprofonda in un cupo dolore per la perdita del figlio.Decide di scrivere un libro con l’amica giornalista Laura Melesi per non dimenticare nulla: né di Ricky, né di quei momenti concitati, né degli eventi e dei fatti accaduti in quei primi mesi.
Il passare del tempo, insieme al ruolo quasi “terapeutico” del racconto e della scrittura, trasformano l’abisso del dolore in un’incontenibile energia che spinge Marco Galbiati a fare qualcosa per gli altri, iniziando proprio dalle passioni di Riccardo: la cucina e lo sport. È anche l’inizio di una battaglia, quella sul diritto di incontro tra la famiglia del donatore e chi ha ricevuto gli organi.

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L’appello

«Vorrei conoscere chi vive grazie a Riccardo»

«Riccardo come ultimo suo gesto ha voluto donare gli organi salvando tre vite. Mi farebbe stare meglio conoscere le persone che grazie a Ricky hanno ripreso a vivere o possono vivere meglio.Vorrei incontrarle per raccontare loro chi era mio figlio Riccardo».

Un progetto di solidarietà ed eccellenza

L’associazione “Il tuo cuore, la mia stella,” promuove iniziative sportive e culinarie in un’ottica di aiuto al prossimo.

Una di queste è il progetto del ristorante “Il Porticciolo” di Lecco: infatti questo non è solo un ristorante dove gustare ottimo cibo, ma un luogo dove solidarietà, competenze e opportunità si fondono. La filosofia dietro al Porticciolo è quella di fornire opportunità e formazione ai giovani appassionati del mondo della cucine e della ristorazione, proprio come lo era Riccardo.

Ristorante il Porticciolo