“Il tuo cuore, la mia stella”

Riccardo Galbiati, 15 anni, mentre stava sciando insieme al padre Marco, è stato colto da un malore e il suo cuore si è fermato. Era il 30 dicembre 2016. Immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale, è stato per tre giorni in coma. Poiché il suo cervello non rispondeva agli stimoli, è stato necessario “staccarlo” dalla macchina che lo teneva in vita. Il 2 gennaio 2017 Ricky ha donato gli organi (i reni, il fegato e le cornee) permettendo così ad alcune persone di tornare a vivere (o di vivere meglio) grazie a questo gesto di grande generosità.

Papà Marco ha raccolto l’eredità spirituale di Riccardo e il testimone delle sue passioni: l’Associazione “Il tuo cuore, la mia stella” promuove iniziative nel campo dello sport e della cucina in un’ottica di attenzione e di aiuto al prossimo. Ma ha anche intrapreso una battaglia di civiltà per modificare la legge 91/1999 sulla donazione degli organi al fine togliere l’obbligo dell’anonimato e permettere ai famigliari del donatore e al ricevente di incontrarsi e di conoscersi.

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L’APPELLO

«Vorrei conoscere chi vive grazie a Riccardo»

«Riccardo come ultimo suo gesto ha voluto donare gli organi salvando tre vite. Mi farebbe stare meglio conoscere le persone che grazie a Ricky hanno ripreso a vivere o possono vivere meglio.Vorrei incontrarle per raccontare loro chi era mio figlio Riccardo».

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